Il divieto di aborto in Texas ha portato a un incremento delle morti neonatali e delle anomalie congenite: gli ultimi dati.
Uno studio recente ha rivelato l’impatto allarmante del Texas Heartbeat Act, una legge che vieta l’aborto dopo il rilevamento del battito cardiaco embrionale.
Dal 1 settembre 2021, quando la legge è entrata in vigore, il Texas ha visto un drammatico aumento della mortalità infantile e neonatale, oltre che un incremento significativo delle anomalie congenite.
Il divieto di aborto in Texas: aumentano le morti infantili e neonatali
Secondo gli ultimi studi, come riportato da Fanpage.it, la mortalità dei neonati e dei bambini entro un anno di età in Texas è aumentata del 12,9% tra il 2021 e il 2022. Questo aumento è notevolmente superiore rispetto all’1,8% registrato negli altri stati degli Stati Uniti.
Lo studio ha analizzato i dati delle nascite e dei certificati di morte disponibili nei database del Centro nazionale per le statistiche sanitarie degli Stati Uniti.
I ricercatori hanno confrontato i dati raccolti tra il 2018 e il 2022, rilevando un incremento particolarmente marcato dopo l’entrata in vigore della legge.
In Texas, le morti infantili sono passate da 1985 a 2240 tra il 2021 e il 2022, con un aumento di 255 decessi. Questo incremento è stato particolarmente evidente nei mesi di aprile, luglio, settembre e ottobre.
Crescita delle anomalie congenite
Le anomalie congenite, che rappresentano una delle principali cause di morte nei neonati, hanno mostrato un aumento preoccupante del 22,9% in Texas nello stesso periodo.
Al contrario, nel resto degli Stati Uniti si è osservata una diminuzione del 3,1%. Questo dato evidenzia ulteriormente l’impatto negativo delle politiche restrittive sull’aborto.
“Le politiche restrittive sull’aborto possono avere importanti conseguenze indesiderate in termini di traumi per le famiglie e costi medici,” hanno sottolineato i ricercatori.
In Texas, il numero di decessi per anomalie congenite è passato da 445 a 547 tra il 2021 e il 2022. Inoltre, lo Stato ha registrato un aumento del 20,7% delle morti per lesioni non intenzionali.
Nonché un incremento del 73,3% dei casi di enterocolite necrotizzante, una grave condizione intestinale che colpisce principalmente i neonati prematuri.